giovedì 8 dicembre 2016

Recensione "La colpa di Dre" di C.K. Harp + Intervista all'autrice

Questo secondo appuntamento della giornata prevedere un post speciale! Nella rubrica WWW di Mercoledì scorso vi avevo promesso una piccola sorpresa riguardante il romanzo La colpa di Dre di C.K. Harp e finalmente vi posso svelare cosa ho organizzato.
Qualche giorno fa ho avuto l'opportunità di fare una bella chiacchierata con l'autrice, quindi oltre alla recensione del libro vi aspetta anche una favolosa intervista! Fossi in voi non me la lascerei scappare perché contiene molte curiosità ;)

Titolo: La colpa di Dre
Autore: C.K. Harp
Data pubblicazione: 21 Novembre 2016
Casa Editrice: Triskell Edizioni (Rainbow)
Traduzione: Chiara Seri
Genere: M/M (Contemporaneo/Giallo/Suspense)
Formato: ebook
Prezzo: €4.49
Pagine: 176
Dove comprarlo: Triskell - Amazon

La solitudine sembra, per Dre Walker, l'unica valvola di sfogo possibile dopo la fuga da Alberta, avvenuta tre anni or sono. Non si tratta né di amore, né di voglia di ricominciare da zero, per lui, ma solo di bisogno di dimenticare. Una vita tranquilla come editor in una casa editrice. Una vita che viene sconvolta da uno stalker, che lo ossessiona con manoscritti intrisi di violenza e inquietanti bigliettini sullo zerbino di casa. Ed è proprio questa minaccia a fargli incontrare di nuovo il poliziotto Clancy Sower, col quale aveva avuto un incontro veloce nel bagno di un locale gay.

Cosa ne penso...

Il romanzo inizia con il botto, la tachicardia è assicurata, ma tranquilli... è solo il prologo! Ben presto torniamo indietro nel tempo per capire come tutto è iniziato e conosciamo Dreun editor di professione, gay non dichiarato, che nel tempo libero si reca in locali lontani dove può rilassarsi e concedersi una botta e via. 
La sua vita cambia improvvisamente quando comincia a ricevere degli strani bigliettini che inizialmente considera degli scherzi innocui, ma che progressivamente si fanno sempre più pesanti. A ciò si aggiungono strane coincidenze che lo insospettiscono e l'uomo decide così di denunciare ciò che gli sta accadendo e una volta giunto in caserma si trova di fronte qualcuno che pensava di non rivedere.
Clancy era semplicemente stupendo. Cosa diamine ci faceva lì? Non poteva essere che... «Tranquillo, Jared, ci penso io qui.» Dre lo vide congedare il collega prima di puntare gli occhi azzurri dentro ai suoi. Sciogliendolo. Dre
Sarà proprio Clancy, una vecchia storia di una notte, ad aiutarlo a venire a capo alla situazione e la loro vicinanza riaccende presto il fuoco della passione.
Dre però è in serio pericolo e il pazzo che lo perseguita è più vicino di quello che pensa a raggiungere il suo obiettivo.
La scrittura ha un buon ritmo, è scorrevole ed evocativa. Si percepisce perfettamente ogni stato d'animo del protagonista e ansia e adrenalina scorrono a fiumi. Alcune scene tendono un po' al "macabro" e ho odiato l'autrice per un dettaglio in particolare che purtroppo non vi posso svelare e che mi ha fatto stare maluccio, insomma ha tirato fuori l'artiglieria pesante.
Giallo e Romance si intrecciano alla perfezione, e temi delicati e reali come il coming out e lo stalking vengono trattati con abilitàLe descrizioni sono precise, ci viene proposta la realtà nuda e cruda senza giri di parole, e il livello di sensualità è molto molto molto alto.
Dre non è un personaggio semplice, se fosse reale io sicuramente non ci andrei d'accordo, è molto volubile, testardo e a tratti stronzetto. L'uomo fa un po' la vittima, non ascolta gli altri e rimane fermo sulle sue convinzioni. Il fatto di essere gay gli fa credere di avere tutto il mondo contro e che tutti pensino male di lui. Partendo dalla sorella con cui ha un rapporto complicato, la tiene a distanza e non hai mai fatto nulla per farsi accettare nonostante sia l'unica persona della famiglia che gli è rimasta.
Lo stalker gioca con Dre, lo assilla e lo stuzzica, e anche io avvertivo le sue stesse sensazioni, come ad esempio quella di essere paralizzata davanti al pericolo. Non sono per niente coraggiosa e una situazione del genere rappresenta uno dei miei peggiori incubi.
Dre si sente inutile perché non ha il coraggio di reagire, ma è sotto pressione e il terrore non ti fa ragionare in modo lucido. 
«Dre, sei un uomo, non una macchina. Non puoi pretendere che il tuo corpo e il tuo cuore reagiscano a comando. Quello psicopatico ti sta dando la caccia da due settimane e chiunque sarebbe provato. Molti se la passerebbero anche peggio di te.» Clancy
Il nostro protagonista si sente braccato, non è al sicuro nemmeno in casa sua e forse quello è il luogo dove deve avere più paura ed è più a rischio perché è lì che il suo persecutore colpisce ogni maledetta volta. Il posto che è considerato da tutti il più sicuro diventa invece motivo di insicurezza e paura, potete immaginare quanto tutto ciò possa essere destabilizzante. Allo stesso tempo Dre prova rabbia perché non vuole nascondersi, gli sembra di fare la figura del vigliacco, della donnicciola e non gliela vuole dare vinta.
L'entità delle minacce aumenta sempre più e l'uomo deve sopportare davvero l'impensabile. Si trova di fronte ad un pazzo, una mente deviata, è lui che va chiamato "abominio".
Il poliziotto Clancy è solare, affascinante, diretto, protettivo e premuroso, forse queste ultime caratteristiche lo fanno apparire a tratti quasi soffocante. Con la sua calma e la sua premura riesce subito a fare breccia nel cuore di Dre fino a diventare presto una parte importante della sua vita.
Clancy sapeva come dosare la propria apprensione, conosceva la maniera di alleviare i suoi timori e ridurre il tremore della paura. Sembrava assurdo che avessero raggiunto tutta quella complicità in così poco tempo, ma era la realtà ed era innegabile. I suoi baci incandescenti erano in grado di rimescolargli lo stomaco, facendogli davvero azzerare il volume e la gravità delle minacce. Dre
Sono personaggi tutt'altro che perfetti, ma è proprio questo che ce li fa apprezzare di più e possono dare ancora molto, quindi in futuro sicuramente conosceremo altre sfaccettature dei due uomini.
In questo capitolo devono anche affrontare i primi "problemi di coppia" e alcune scene spaccano il cuore, in particolare un fantasma del passato di Clancy mette in discussione il loro rapporto e dovranno lottare con le unghie e con i denti per avere la tanto agognata happy ending.
L'identità dello stalker rimane un mistero fin quasi alle ultime pagine, l'autrice sa come tenerci sulle spine e come confonderci per bene. I sospetti diventano quasi certezze che poi ci vengono portate via improvvisamente, lasciandoci di stucco!
Si sfogliano le pagine come se non ci fosse un domani, scoprire l'identità del colpevole diventa di vitale importanza e non c'è verso di allontanarsi dal lettore ebook. 
Come sempre, la verità è proprio davanti ai nostri occhi e non ce ne accorgiamo finché non è troppo tardi, inoltre non bisogna mai fidarsi dell'apparenza.
Non avevo ancora letto nulla di C.K. Harp, ma è stata una bellissima scoperta e credo proprio che presto mi dedicherò al self-published Sono solo un ricordo.
Ho la sensazione che in futuro ne vedremo delle belle e ora aspetto con ansia il seguito!

Coinvolgente e avvincente

Infuocato


Serie "Enigma"

                                       1. La colpa di Dre
                                       2. Untitled 
                                       3. Untitled
                                       4. Untitled


Intervista all'autrice

Ciao, con grande piacere ti do il benvenuto su M/M e Dintorni! Ti andrebbe di presentarti ai nostri lettori? Chi è C.K. Harp e come nasce la sua passione per l’arte dello scrivere? 
Ma ciao! Il piacere è mio, è la prima volta che sto con voi e già mi sento molto a mio agio… Aspè, che mi stendo un momento… Ecco, comoda. Allora: chi è C.K. Harp? 
Uhm… Diciamo che è la costola di un’autrice che ancora deve fare pace con ciò che adora e ciò che ama. In poche parole una persona complicata, con mille interessi e mille storie che, purtroppo, vanno categorizzate in qualche modo. Dico purtroppo perché alla fine l’autrice, così come C.K. Harp, si ritrova con uscite in narrativa, in romance, in erotico, in letteratura per bambini, e si chiede come sia possibile. 
La risposta ancora non ce l’ha nessuno, né la diretta interessata, né il suo alter ego, ma C.K. Harp è nato/a (dobbiamo ancora definire il suo sesso, anche se propende per rimanere neutro, e quindi utilizzeremo un generico “omo”) ed è contento di tutto ciò! Io lo sono. 
La passione quindi fa parte di C.K., non è di certo qualcosa che è venuta col tempo. Questo perché, se vogliamo, è figlio della passione stessa. Se è dovuto emergere un alter ego, d’altronde, è perché il genere M/M premeva per uscire e prendere il suo giusto spazio all’interno di qualcosa che ormai non bastava più. 

Molti autori affermano che durante la stesura del libro sono i personaggi stessi che parlano e ti indicano la strada da seguire… senti anche tu le loro voci nella testa? 
Se affermassi una cosa del genere dovrei anche autorizzare mio marito a chiamare la neuro, e sospetto che non aspetti altro… 
Prima dell’avvento di C.K. ho sempre scritto abbastanza alla “cazzum”. Lo pseudonimo mi ha imposto scalette, mete, paletti che prima non sognavo neanche di avere, e non perché mi sentissi chissà chi, semplicemente perché sono di base una persona pigra. Da editor sono anche costretta a dire che, nonostante ognuno abbia un proprio metodo, quello che paga di più è sempre quello “organizzato”. Non si tratta di avere in mano l’intero romanzo, ma di partire almeno con delle linee guida. Ovvio che possa accadere di vedere le scene cambiare durante la stesura, ovvio che ci si possa svegliare all’improvviso con un’intuizione, ma tutto avendo sempre di base quel sottofondo prestabilito. L’esperienza, per lo meno, insegna questo. Se non lo fa lei, ci pensano i lettori che se ne rendono conto e ti mazzolano. E non tanto per romanzi autoconclusivi, quanto per le serie. 

"La colpa di Dre" è appena stato pubblicato nella collana Triskell Rainbow. Cosa ne dici di raccontarci qualcosa di questo libro?
Dre… Il mio personaggio preferito. Non a caso ho deciso di dedicargli quattro libri, non uno. Vediamo… 
Dre Walker è un uomo afroamericano, originario di Alberta e trasferitosi con sua sorella Rachel in Australia, precisamente a Melbourne, dopo la tragica morte dei loro genitori. Editor di professione, lavora alla Neverland Press, il cui capo è anche un vecchio amico di famiglia. Di indole solitaria e taciturna, Dre cambia completamente pelle quando esce la sera, nei fine settimana, e va nei locali. Si definisce una puttana, adora saltellare di fiore in fiore, ma senza mai soffermarsi troppo di qua o di là. Be’, diciamocelo chiaramente: Dre tutto è tranne che il prototipo del protagonista perfetto. È vanesio, egocentrico, lagnoso e fissato con mille preconcetti che lui chiama “loop mentali”. Ma non è cattivo: è un uomo. Niente di più, niente di meno. 
La storia cambia quando conosce Clancy, un detective bello da mozzare il fiato, occhi di ghiaccio e camperos degni di un cowboy, a seguito di una denuncia per presunto stalking. E diciamo che ci sarà da trottare, via… 
I pezzi che ho adorato di più scrivere, in tutto il romanzo, sono stati indubbiamente quelli adrenalinici, ma anche quelli hot hanno avuto il loro perché. Devo ringraziare la Triskell per aver creduto in questo primo episodio (e spero nei prossimi – momento gigione on) perché era il mio primo M/M puro e la “grande prova” per fare il cosiddetto salto in un genere che adoravo, ma che ancora non avevo affrontato del tutto. Oltretutto, Dre mi ha aiutata in un momento in cui davvero mi chiedevo cosa fare, come continuare a scrivere, e credo sarò riconoscente a questo tipetto molto particolare a vita. 

Qualcuno o qualcosa ti ha ispirato mentre scrivevi questo romanzo? 
Ni. Sono amante di serie televisive a sfondo thriller, adoro Josh Lanyon e la sua serie “Adrien English”, così come amo le commistioni di generi. Sono partita da questi presupposti quando ho deciso di cimentarmi nella nuova sfida, ma cercando, come sempre per quanto mi riguarda, di risultare il più originale possibile. 
Non volevo un personaggio già visto, non volevo caratteri stereotipati, né cliché o varianti poco credibili nella trama. Volevo un protagonista che “o lo ami, o lo odi” ma assolutamente realistico, un compagno altrettanto umano, e una trama che potesse rispecchiare anche parte di ciò che conosco. Non fino ai livelli in cui si trova Dre, ovviamente, ma in modo tale da poter trasmettere la stessa ansia e la stessa confusione di chi si sente seguito e braccato. Credo di esserci riuscita. 

Il libro viene classificato nel genere giallo e la suspense tiene il lettore con il fiato sospeso fino alla fine. Cosa ti ha spinto in questa direzione? 
Sono stata una bambina allevata a pane e Didi McCall, City Hunter e Miami Vice. Sono cresciuta con Criminal Minds, Senza Traccia e (ohmiodio) Cobra 11. Insomma, potevo uscire fuori normale? 
A questo si è aggiunta la passione per l’horror in tutte le sue varianti, e di certo l’entrata nel mondo dei fumetti non ha migliorato la situazione. Per assurdo, nonostante la mia prima vera comparsa nel mondo editoriale, tralasciando gli inizi, sia stata nel romance, i generi che ho sempre desiderato fare erano proprio il giallo, il thriller e il suspence. Immagini per una che leggeva Topolino cosa possa significare essere riuscita finalmente a coronare un sogno del genere? Ero destinata (e tante grazie ai miei che mi hanno segnata fin dall’infanzia!) 

Che rapporto hai con i tuoi personaggi? Sono ispirati alla realtà o sono totalmente fantastici? 
Dre non esiste. E ringraziamo il cielo, altrimenti dovrei guardarmi le spalle per tutte quelle che gli ho fatto e farò passare! 
Non sono il tipo di persona che adora i propri personaggi, che ci si involtola intorno, che gli dedica ballate e immagini a profusioni. Ecco, da questo punto di vista credo davvero di essere come Dre. Oddio, mi somiglia pure troppo… 
Dicevo, non sono il tipo, a distanza di tempo dimentico addirittura i loro nomi, per dire. Però… Però da quando ho scritto Sono solo un ricordo (Tyrone e Richard credo che mi rimarranno a vita nel cuore per motivi molto personali) sono un po’ cambiata. Di sicuro continuo a non spremermi più di tanto le meningi per rappresentare Tizio e Caio, ma li ricordo con affetto o comunque continuo a scriverne con gioia. 

Vuoi svelarci un segreto su di loro? 
Uhm. Sono stronza come Dre Walker. E mio marito somiglia, per pazienza, a Clancy. Ma tanto. È quasi impressionante… 

Hai una playlist per La colpa di Dre? Consigliaci qualche canzone che possiamo ascoltare mentre leggiamo il libro! 
Per la prima parte del romanzo, quella in cui si parla dell’Oberjack, indubbiamente andiamo di disco anni '90 e Cher pop
Passiamo a Animals dei Maroon5 quando le cose cominciano a farsi un po’ troppo ansiolitiche, ma Made to Love di John Legend non può mancare per il rapporto tra Dre e Clancy, così come qualche chicca degli Helloween, in particolar modo I want out




Leggeremo ancora di Dre, vero? Ti andrebbe di darci qualche anticipazione? 
Assolutamente sì. 
Sono nel pieno della stesura del secondo episodio, Echo, e… Bon, diciamo che chi non ha adorato Dre nel primo episodio, ad appannaggio di un più rassicurante Clancy, dovrà per forza ricredersi in qualche modo. Non perché voglia salvarlo a tutti i costi, non è mio interesse, quanto perché il suo carattere ha parecchie sfaccettature in grado di riservare sorprese davvero inaspettate in momenti… rischiosi. E non per lui. E non dico altro. 
Ah, sì, c’è un serial killer in circolazione da sedici anni, a Melbourne, e indovinate un po’ chi è stato chiamato a lavorare sul caso?! 

Ti ringrazio di cuore per aver fatto tappa nel mio piccolo mondo. Spero che tu possa tornare presto a trovarci. 
Grazie a te per questa bella intervista e per la tua ospitalità, è stato un vero piacere che spero di poter replicare in futuro! 
Un caro saluto a chi ha voluto leggere queste risposte sconclusionate e… più Didi McCall per tutti!


Avete letto questo libro? O eventualmente lo leggerete? -

8 commenti:

  1. MERAVIGLIOSA! Lo so che non mi perdonerai mai il "particolare" truculento, ma credimi: era necessario! Grazie di cuore, recensione meravigliosa e... sei ospitale da mourir! <3

    RispondiElimina
  2. Letto, si. Dopo Lo splendido Era solo un ricordo non potevo mancare. Mi e' piaciuto, le atmosfere thriller mi acchiappano sempre. Trovo tenerissimo che Clancy chiami Dre "cioccolatino" ;)

    RispondiElimina
  3. Si, letto e recensito, stupendo, mè piaciuto molto sia come giallo che per la storia con Clancy....mi hai fatto piangere ed emozionare con "Sono solo un ricordo" e mi hai fatto accapponare la pelle e rabbrividire di paura con "La colpa di Dre" col insospettabile mi hai dato il colpo di grazia ...mai lo avrei pensato, continua così ti adoro....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Devo assolutamente leggere Sono solo un ricordo allora! ^^

      Elimina
  4. Dany: i love u, sallo!
    Gaia: e che aspettiiii? :D

    RispondiElimina

I vostri commenti aiutano il blog a crescere e io adoro leggere i vostri pensieri!