venerdì 29 settembre 2017

Spazio Autori #5


Spazio autori è una rubrica inventata da me, pubblicata a cadenza casuale e aperta a tutti gli autori del genere M/M che vogliono farsi conoscere meglio dai lettori.
Possiamo far lavorare la fantasia e crearla insieme a nostro piacimento! 
Ospite di questo appuntamento è l'autrice Myrddin Emrys che ci parla un po' di sé e ci propone una carrellata delle sue opere regalandoci anche qualche estrattino ;) 

Conosciamo l'autrice...

- Myrddin Emrys -

Grazie all'autrice di questo blog che mi ha concesso una simile opportunità e grazie a chi mi legge! Mi firmo Myrddin Emrys, ma capite tutti che è uno pseudonimo, dietro il quale si cela un’autrice di biografie e romanzi storici. Ho sempre scritto storie d’amore tormentate, fino ad approdare ai romance mm, un genere che amo particolarmente, perché sdogana i classici romance e dà luce anche ad altre forme di amore troppo spesso sottovalutate o non considerate tali. Nei miei romanzi racconto sempre le passioni che coltivo da una vita, dalla storia al Giappone, dagli animali allo sport e prendo sempre spunto da storie vere che ho vissuto in prima persona o tramite amicizie. Perché -diciamocelo chiaro- l’amore, quello vero, è amore, sotto qualsiasi forma si manifesti; è un sentimento che trascende il genere e l’età e non dovrebbe mai vivere nascosto per paura del giudizio altrui.
Le opere...

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Romanticamente M/M (#1)
Los Angeles è una città magica, dove tutto può accadere e dove niente è come appare. 
Lo sa bene Daisuke, che un giorno il destino pone davanti a Tiziano, un italo americano che non nasconde un certo interesse nei suoi confronti. Quando Daisuke scopre con orrore di essere attratto da lui, fugge e inizia a cambiare ragazza ogni settimana, fino al momento in cui il maledetto destino li fa incontrare di nuovo. E da quel momento Tiziano non se lo lascerà scappare una seconda volta, bensì gli farà una corte spietata, recitandogli la stessa dichiarazione d’amore che si erano scambiati Corrado e Hideyori un secolo prima. 
Ma cosa hanno in comune Tiziano e Daisuke con Corrado e Hideyori, vissuti a Londra in un periodo in cui amare una persona dello stesso sesso era un reato? Los Angeles è una città magica, dove tutto può accadere e dove niente è come appare.

Nell’istante in cui alzò la testa per guardarlo, Tiziano gli prese il mento e lo baciò. In quel momento il cuore di Daisuke smise di battere e temette di cadere a terra morto stecchito. Cosa stava facendo? Perché anziché scansarsi si lasciava baciare senza protestare? Perché quelle sensazioni così sconvolgenti? Era un ipocrita: non c’era perché che tenesse; quelle emozioni le conosceva fin troppo bene e per questo fuggiva. Erano mesi che fuggiva. Fu Tiziano che alla fine si allontanò: appariva stravolto, a dispetto della sicurezza ostentata e lo fissava come se avesse appena fatto una scoperta sensazionale. Imbarazzato, il volto in fiamme, Daisuke scosse la testa e aprì la bocca per dire qualcosa, senza riuscirci e alla fine gli sferrò un pugno.


Romanticamente M/M (#2)
Rossano studia a Perugia, ha una fidanzata e ha bisogno di lavorare per mantenersi. Un giorno risponde a un annuncio e conosce Damiano. Tra loro si instaura subito un rapporto di amicizia. Ma Damiano si accorge ben presto che non è solo amicizia quello che prova per l’altro e la cosa lo spaventa. Rossano, invece, sembra solo incuriosito e quando la sua ragazza lo lascia, accetta l’offerta di Damiano di condividere il suo appartamento e... il suo letto. Ma veramente è solo sesso? Perché nessuno dei due vuole parlare dei propri sentimenti? Quell’ostinato silenzio rischia di dividerli per sempre.

«Aspetta... Cosa...» balbettò Damiano con voce rotta dall’emozione. Rossano sorrise appena, posò le mani sul suo torace e gli diede una spinta. Damiano inciampò contro il divano e cadde a peso morto sul letto, rimbalzando sul materasso. Con la mente ottenebrata vide l’altro chinarsi su di lui e promettere in un sussurro: «Non ti farò male.» Registrò con ritardo quelle parole e aprì la bocca per protestare, per dire che non era così che si era immaginato di fare sesso, ma quando la mano di Rossano lo toccò, si lasciò andare con un brivido di piacere.


Romanticamente M/M (#3)
La vita di Emanuele scorre monotona tra insegnamento, casa ed ex amanti violenti, fino a quando un giorno riceve una lettera proveniente da Monaco di Baviera e tutto cambia all’improvviso. Il mittente dice di chiamarsi Kurt, di essere in possesso di epistole scambiate tra i loro bisnonni e gli chiede di aiutarlo a tradurle. La curiosità spinge Emanuele a contattare il tedesco e il giorno in cui si incontrano a Monaco, tra loro scatta la scintilla della passione. 
Kurt non è gay, ha una ragazza che divide con un altro uomo ma quando conosce l’italiano scopre cosa sia il vero amore e non esita a dare un taglio al passato. 
Tuttavia, né Kurt, né Emanuele sanno che il contenuto delle lettere scritte dai loro avi metterà a rischio il loro legame. 

Emanuele si irrigidì quando si accorse dello sguardo penetrante di Kurt e il cuore gli diede un balzo. Rimase immobile a fissarlo, il tremore che aveva ripreso a scuoterlo e quella reazione non lasciò più dubbi a Kurt. Alzò la mano e passò le dita in mezzo ai suoi ricci, bloccandogli la nuca per impossessarsi della sua bocca. Emanuele sussultò, il cuore che gli martellava furioso nelle tempie, le membra all’improvviso molli e ringraziò di essere seduto, altrimenti sarebbe caduto con un tonfo. Rispose a quel bacio con un certo timore, mentre l’altro inseriva le mani sotto il suo maglione per esplorare il suo corpo, farfugliando qualcosa in tedesco che non capì. Ma poco gli importava perché stava perdendo il lume della ragione sotto quell’assalto e provò ad allungare le mani per toccarlo, per accertarsi che non era la stanza a girare vorticosa ma la sua mente.


Romanticamente M/M (#4)
Loris è innamorato di Ezio da quando era bambino, ma si guarda bene dal mostrarlo, perché Ezio non perde occasione per beffeggiarlo. Entrambi giocano nella stessa squadra di baseball e Loris è costretto a mettersi il cuore in pace quando si accorge che Ezio è innamorato di Ombretta. Per un caso del destino, però, scopre che Valerio, il ricevitore della squadra dei seniores, è gay. Decide di frequentarlo, di essere iniziato da lui al sesso, ma quando Valerio si comporta male, taglia i ponti con tutti e abbandona il baseball. 
Anni dopo, in un locale di musica dal vivo, Loris incontra di nuovo Valerio e accarezza l'idea di riallacciare i rapporti; il ragazzo accetta, sebbene sia impegnato in una storia. Poi, come un incubo, Ezio riappare nelle loro vite.

Loris provò a sbirciarlo con la coda dell’occhio, ma la malattia glielo impedì e pur di non girarsi a guardarlo si concentrò sulle immagini del televisore, rimandando: «Tu giochi ancora?» «Sì.» Quel monosillabo lo colpì dritto al cuore e invidiò l’altro che poteva permettersi ancora di stare sul diamante. «Buon per te.» rispose con freddezza. Ezio temporeggiò, osservando il suo profilo circondato dai capelli ribelli e insistette caparbio: «Torni?» Loris sospirò infastidito, incrociò le braccia sul petto e alla fine si girò a guardarlo. Era così dannatamente bello che quasi faceva male alla vista. Non poteva tornare sul diamante, il suo limitato campo visivo non gli permetteva più di giocare ma questo era un problema suo e non aveva intenzione di dirglielo. «No.» rispose secco. «Sei venuto per parlare del passato?» «Sì e no.» ammise. «E allora che cazzo vuoi?» grugnì senza nascondere la rabbia. «Te.» Loris sbatté le palpebre, pensando di aver capito male e aprì la bocca senza riuscire ad articolare nessuna parola. Il cuore gli martellava nelle orecchie mozzandogli il respiro e un istante dopo il rossore gli colorò le gote fino alla radice dei capelli. Dio santo, ma si rendeva conto di cosa gli aveva detto? Per un attimo si deliziò al ricordo di lui nudo mentre si faceva la doccia dopo gli allenamenti, per poi arrendersi all’evidenza che si stava riferendo al lavoro e cercò di recuperare un minimo di controllo.


Romanticamente M/M (#5)
Ascanio e Brenno: due gemelli talmente uguali da riuscire a scambiarsi di ruolo. Il loro legame è forte, solido, sentono di appartenersi ma quando Ascanio decide di rivelare al fratello di essere gay, le cose tra loro cambiano drasticamente. 
Brenno diventa più ombroso del solito e fa fatica ad accettare le effusioni del gemello, così come non riesce a capire la gelosia che prova. 
Il giorno in cui Ivan appare nelle loro vite, entrambi si ritrovano a fare i conti con un destino inesplicabile che con una mano toglie e con l’altra dona.

Ivan allora sorrise, comprendendo che qualcosa non andava. Sembrava che non gliene importasse nulla dell’intervento, in netto contrasto con l’espressione dispiaciuta che aveva letto sul suo volto l’ultima volta che si erano visti. E non gli aveva dato neppure un bacio sulla guancia, come al solito. Era lui, e tuttavia non era lui. «Grazie per essere venuto, mi ha fatto molto piacere.» disse. Brenno si alzò dalla sedia e lo sguardo gli cadde su una bottiglietta d’acqua sopra il comodino e prima ancora di udire le proprie parole se ne uscì con un balbettio: «Hai… hai bisogno di qualcosa?» Ma che stava dicendo? Di tante cose, pensò Ivan con mestizia. E una di queste sei tu. «Grazie, ma no. Tra due giorni mi dimettono e spero di tornare a una vita normale quanto prima.» Brenno gli lanciò un’occhiata fredda e dopo avergli rivolto un cenno di saluto si allontanò, desiderando mettere più spazio possibile tra loro. «Tu non sei Ascanio. Chi sei?» Si bloccò alle parole di Ivan e il cuore gli salì in gola. Raddrizzò la schiena e girando appena la testa per osservarlo da sopra la spalla, gli lanciò uno sguardo al vetriolo, rispondendo: «No, non sono Ascanio. Sono Brenno.»


Love Japan (#1)
Il Neko Kafe è un locale dove i clienti possono bere e mangiare in compagnia di gatti. Ma cosa succede se Leo, con l’inganno, ci porta il suo migliore amico che odia i felini? 
Riccardo non apprezza il gesto e decide di non mettere più piede in quel locale gestito da giapponesi. Leo, però, gli rivela di essersi innamorato della proprietaria e gli chiede aiuto per conquistarla, esortandolo a ricambiare il grosso favore che gli ha fatto dieci anni prima. Stupito per la richiesta che riporta a galla un episodio lasciato nel dimenticatoio, Riccardo all’inizio nicchia ma non può esimersi dall’aiutare l’amico e torna al Neko Kafe, a sfidare i gatti e la fredda ostilità che legge negli occhi di un bellissimo ragazzo giapponese.

Gradualmente il bacio si fece più esigente, reclamò un maggiore coinvolgimento e a Takeshi parve che Riccardo volesse divorarlo. Sotto quella improvvisa irruenza il suo corpo reagì con maggior impeto e con sgomento si accorse di desiderare qualcosa di più di un bacio, tanto che le sue braccia si alzarono per circondargli il collo. Fu un querulo miagolio a ricondurli al presente e Takeshi a fatica si strappò dalla cedevolezza della sua parte irrazionale. Posò le mani sulle spalle di Riccardo, come per richiamarlo all’ordine. Questi si staccò riluttante, rimanendo a fissarlo a lungo, lasciando spaziare lo sguardo sul suo volto dai lineamenti dolci. Aveva ancora tra le mani la sua testa e stava per chinarsi e baciarlo di nuovo, quando sentì qualcosa sulle gambe. Distolse l’attenzione dal volto sconvolto di Takeshi e abbassò la testa: due gatti gli si stavano strusciando addosso, alla ricerca di coccole, miagolando dolcemente. In una frazione di secondo l’adrenalina gli schizzò alle stelle e con un urlo spiccò un balzo indietro, facendo accapponare la pelle a Takeshi. I mici reagirono soffiando e inarcandosi e Riccardo per poco non ruzzolò dalle scale.


Love Japan (#2)
Puglia, A.D. 1236. 
È sulla banchina del porto di Otranto che Aiace Percivalle, vescovo di Nardò, incrocia per la prima volta gli occhi di uno schiavo nipponico. Spinto dalla curiosità lo acquista, ma scopre ben presto che Kaito non è un tipo mansueto e che non teme la morte. 
Quando l’orientale tenterà di ucciderlo, capisce di non aver fatto un buon investimento e accarezza l’idea di regalarlo al suo signore, Federico II di Svevia. 
Dal canto suo, Kaito giura a se stesso che prima o poi ucciderà Aiace per recuperare l’onore e la dignità di samurai persi nel momento in cui è caduto prigioniero durante una battaglia. 
La loro personale guerra subirà una svolta quando il padre di Aiace lo nomina erede della famiglia, scatenando così l’ira omicida del figlio maggiore. Il giovane vescovo si ritrova all’improvviso tra due uomini che, per diversi motivi, lo vogliono morto. Decide di fidarsi di Kaito, gli rende la libertà e lo usa per tutelarsi dal fratello. Ma non è facile confrontarsi con un uomo feroce e determinato come il giapponese, tanto meno con l’attrazione che prova per lui.
Anche perché Aiace sa di non essere libero di amare...

Aiace era lì, a veder sfilare gli uomini che partivano e quando vide transitare Kaito al fianco di Muzio si irrigidì. Era così fiero, così diverso dagli altri anche come armamentario che di certo non passava inosservato. Non solo portava la spada al fianco come i cavalieri, ma a tracolla portava l’arco e la faretra come gli arcieri. In lui sembravano fondersi vari tipi di combattente e quel connubio lasciava inquieti e ammaliati. Per un istante i loro occhi si incontrarono, poi il giapponese proseguì senza più girarsi indietro. Aiace non riuscì a muoversi, stordito da quella separazione, il cuore che si sbriciolava a ogni battito e non sapeva se sarebbe riuscito a racimolarne i cocci, mentre il polverone inghiottiva i soldati lungo la via.

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2 commenti:

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