martedì 3 maggio 2016

Recensione "Una luce accecante" di Renae Kaye

Buondì, in questa calda giornata ho trovato finalmente il tempo di godermi un po' di sole e nel frattempo parlarvi di un libro che volevo recensire a tutti i costi già da qualche giorno, sto parlando di Una luce accecante di Renae Kaye
Non è una novità che io abbia un debole per questo tipo di storie e ovviamente non ho resistito, questo libro doveva essere mio! L'ho divorato in poche ore e sono felicissima di potervi raccontare ciò che penso e che mi ha trasmesso questa storia.

Titolo: Una luce accecante
Titolo originale: The blinding light
Autore: Renae Kaye
Serie: The Tav (#1)
Data pubblicazione: 13 Aprile 2016
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Traduzione: Chiara Fazzi
Genere: M/M (Contemporaneo)
Formato: ebook
Prezzo: €5.99
Pagine: 236
Dove comprarlo: Triskell - Amazon

Jake Manning non è mai stato bravo a tenere a freno la lingua. A causa di questa pessima abitudine – e di una buona dose di sfortuna – non riesce mai a tenersi un lavoro. Ora ha un grosso debito da saldare e una madre alcolizzata e tre sorelle di cui prendersi cura. Quando gli viene offerto un posto da domestico, Jake è così disperato che accetta senza pensarci due volte. Ma gli basta un giorno per capire che il suo nuovo datore di lavoro, Patrick Stanford, è un uomo viziato, arrogante, maleducato e… cieco. Nato senza l’uso della vista, Patrick è abituato a essere sempre accontentato, ma trova un degno avversario in Jake, che non accetta le sue intemperanze e minaccia di scambiare le etichette in braille sui barattoli della dispensa e di fuggire col suo cane guida, se non si darà una regolata. Lentamente, Jake comincia ad affezionarsi a Patrick, e le cose a casa sembrano andare per il meglio. Ma quando finalmente decide di pensare alla propria vita e di dedicarsi alla sua nascente storia d’amore, i doveri di famiglia si fanno di nuovo pressanti, mettendolo nella posizione di dover scegliere… o di permettere a Patrick di aiutarlo.


Cosa ne penso...

«Ho sul mio libro paga oltre duecento donne che fanno le pulizie per me, anche alcuni uomini, ma principalmente donne. E nessuna di loro accetterà questo cliente. (...) Si è sparsa la voce del suo brutto carattere e nessuna delle mie impiegate regolari vuole saperne di lui. Ha avuto dozzine di governanti, otto solo quest'anno. Il signor Standford è cliente della Housekeeping Inc. da oltre dieci anni. Le voci girano, signor Manning. Nessuno vuole affrontarlo. Ecco perché faccio questo colloquio con lei. E lei mi sembra disperato. Vuole saperne di più? (...) È maleducato, grezzo, ingrato, irritabile, arrogante, esigente e un cagacazzo totale, quando si tratta di casa sua.» Jake
Con queste premesse chi potrebbe mai accettare un lavoro del genere? Ehm... solo qualcuno assolutamente disperato e Jake al momento lo è. 
Quanto potrà mai essere difficoltoso sopportare un datore di lavoro così particolare? Di sicuro a lui gli attributi o "palle quadrate", come preferisce definirle, non mancano quindi via verso questa nuova avventura. 
Il primo giorno di lavoro procede a gonfie vele e così anche i giorni successivi. Il signor Standford lascia qualche piccola nota, sarà anche non vedente, ma non gli sfugge nulla, però per il momento non ha nulla di cui lamentarsi . Chi l'avrebbe mai detto?
Tutto fila liscio finché un giorno Jake arriva al lavoro con una strana sensazione e trova una piccola sorpresa ad attenderlo...
Uno schiocco e un flebile tintinnio nel corridoio alle mie spalle mi fecero girare su me stesso, spaventato. Mi voltai e vidi un cane sconosciuto che mi scrutava in modo cauto. (...) L'animale non si spostò di un millimetro, ma i miei occhi colsero un movimento nel corridoio. Alzai lo sguardo e trasecolai. Un dio biondo, seminudo, emerse dalla camera da letto. Indossava soltanto dei boxer di cotone e si teneva la testa come se quella fosse sul punto di cadergli e rotolare giù per la strada. (...) I suoi occhi erano di un blu penetrante, ma erano persi nel vuoto. (...) Cercai di prendere in considerazione l'idea che il giovane super-fantastico di fronte a me fosse il vecchio e noioso signor Stanford. Jake
Tadaaaan! Il signor Stanford non è lo scorbutico nonnetto che si era immaginato, anzi è davvero un ottimo esemplare di manz... uomo. Al momento però non sembra essere molto in forma e Jake non tentenna nemmeno per un attimo, si prende subito cura di Patrick che, travolto dall'uragano Jake, non ha nemmeno il tempo di obiettare. Inoltre il ragazzo è determinato a far imparare una bella dose di buone maniere all'uomo e durante il tempo che trascorrono insieme si instaura una bella amicizia
Ovviamente da cosa nasce cosa e il resto potete dedurlo da soli, come ogni storia i due dovranno affrontare qualche ostacolo, imparare a convivere ciascuno con i pregi e difetti dell'altro, ma soprattutto dovranno accettarsi completamente per quello che sono fidandosi l'uno dell'altro.
Provo una grande attrazione per i libri che hanno protagonisti con qualche disabilità. Non sono una gufona che gode del male altrui, di gente di questo tipo ce n'è già abbastanza al mondo e io grazie al cielo non ne faccio parte. No, io adoro leggere questo tipo di storie perché riescono a toccarmi il cuore come poche altre. Mi sembra doveroso sottolineare che il tema deve essere affrontato con la giusta delicatezza e serietà, so che dovrebbe essere scontato, ma al giorno d'oggi non lo è affatto.
Prediligo storie che mi facciano battere il cuore, che mi entrino dentro e mi facciano emozionare. Leggo anche storielle leggere per l'amor del cielo, a chi non piace trascorrere qualche ora in totale spensieratezza? Se poi le due cose combaciato, avete trovato la chiave del mio cure ed è proprio questo il caso di Una luce accecante.
L'autrice ha mixato perfettamente questi due aspetti, se da una parte abbiamo il serio e dispotico Patrick che convive con la propria cecità, dall'altra abbiamo Jake, uno spirito libero con un costante sorriso sul volto e la battuta sempre pronta nonostante le difficoltà. Essere cieco non è una passeggiata e solo vivendo con una persona non vedente si può realmente capire a quali difficoltà vada incontro ogni singolo giorno della sua vita. Jake se ne accorge presto e la sua anima frizzante e divertente porta una ventata d'aria fresca nella vita dell'uomo, è proprio il loro compensarsi a vicenda che corona una storia perfetta
Se devo essere totalmente onesta, ammetto di aver preferito la prima metà del libro rispetto alla seconda che ho trovato un pochino troppo frettolosa e semplice. Ovviamente è un parere totalmente soggettivo, ma la sensazione che mi ha trasmesso è proprio questa. Mi è mancato qualche piccolo espediente che mi tenesse con il fiato sospeso e non mi ha convinto la soluzione al piccolo "ostacolo" verificatosi nel finale. Criptica come al solito, ma sono contro gli spoiler quindi spero vi tornino in mente queste parole durante la lettura in modo da mettere tutti i puntini sulle i e avere la conferma che non sono pazza come sembra.
La narrazione è scorrevolissima e si legge davvero volentieri, non mancano le risate, così come i momenti dolci e nemmeno quelli più profondi e toccanti, idem per la parti calienti... insomma i due uomini non sono dei santarellini e sanno far sospirare. 
Come raramente accade, non so dire chi dei due protagonisti ho amato di più. Entrambi sono splendidi personaggi che hanno saputo rapirmi in modi diversi: Jake con la sua simpatia, semplicità e tenacia e Patrick con la sua tenera testardaggine e pignoleria. 
Jake è dovuto crescere molto in fretta e purtroppo sta ancora pagando le conseguenze delle cattive scelte della madre, ma questo non l'ha mai fermato e mai lo farà.
Patrick deve convivere con la propria disabilità e per quanto cerchi di farsi vedere forte e coraggioso, anche lui ha qualche debolezza e timore, ma ora non è più solo e finalmente ha trovato qualcuno che lo appoggia in tutto e per tutto che lo ama per chi è senza nessuna esitazione.
«Vuoi davvero farti vedere con me?» Fui io allora a rivolgergli un'espressione accigliata. «Sì, certo. Lo so che accanto a te io sembro la sorellastra brutta di Cenerentola, ma a te non importa che la gente ti fissi, chiedendosi cosa diavolo ci fai con una canaglia come me, non è vero?» (...) «Ma sono cieco!» gridò Patrick di rimando. «E quale cazzo di importanza ha?» Era come sbattere la testa contro un muro di mattoni. Quale diavolo era il suo problema con la cecità? (...) «Perché mi piaci. Perché sei splendido. Perché voglio passare del tempo con te. Perché stare con te mi piace davvero, punto e basta.» Enunciai i quattro punti in cima alla lista dei seicentocinquantotto motivi per cui volevo uscire con Patrick. Jake
Io ho avuto tutto il tempo gli occhi a cuoricino... Vi ho convinti a dare un'opportunità a questo libro?
Non avevo mai letto nulla di questa autrice, ma è assolutamente promossa e leggerei volentieri qualche altro suo libro e... cosa ne dite di continuare con il secondo volume della serie? ;)

Consigliatissimo!

Bollente


Serie “The Tav"
                         01. Una luce accecante
                         02. You are the reason (inedito in Italia)

6 commenti:

  1. Sii condivido le tue parole. L ho trovato carinissimo !!!

    RispondiElimina
  2. Jake mi ha fatto morire dal ridere!!!lo adoro questo libro!!!!davvero splendido sono d'accordo con te sul mix azzeccato!

    RispondiElimina
  3. Concordo con la recensione e se non l'avessi già letto, l'avrei comprato dopo aver letto la tua opinione :) Ho amato tutto di questo libro e Jake mi ha fatto morire dal ridere dall'inizio alla fine. In alcune circostanze ha dimostrato di avere davvero "le palle quadrate" e non mi riferisco alla cecità di Patrick.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie :) Jake è divertentissimo!!! Concordo con te :D

      Elimina

I vostri commenti aiutano il blog a crescere e io adoro leggere i vostri pensieri!