lunedì 28 dicembre 2015

Recensione "La neve sul ponte degli spiriti" di Freddy MacKay

In questi giorni mi sto dedicando a letture a tema natalizio, tra le quali rientra La neve sul ponte degli spiriti di Freddy MacKay.

Titolo: La neve sul ponte degli spiriti
Titolo originale: Snow on Spirit Bridge
Autore: Freddy MacKay
Data pubblicazione: 17 Ottobre 2015
Casa Editrice: Mischief Corner Books
Traduzione: Claudia Milani
Genere: M/M
Prezzo: €4,71 (ebook) - €10,39 (cartaceo)
Pagine: 168
Dove comprarlo: Amazon

Da solo in Giappone, Finni lotta costantemente contro la sfiducia, l’isolamento e la xenofobia che incontra ogni giorno sul suo cammino. Sente la mancanza della sua casa e della sua famiglia. Il nervosismo gli procura il riacutizzarsi di tremendi incubi e, soprattutto, nel paese del Sol Levante il Natale non sembra neppure Natale. Non per come lo intende lui, almeno. Dispiaciuto per la tristezza che vede aleggiare intorno al ragazzo, il suo coinquilino Mamoru si offre di fare le veci della sua famiglia durante la cena della Vigilia, senza però rendersi conto di quanto quell’accordo cambierà completamente il loro rapporto, perché ciascuno nasconde a suo modo segreti all’apparenza inimmaginabili.


Cosa ne penso...

Avrebbe dovuto esserci la neve. Moltissima neve. La temperatura avrebbe dovuto essere sotto lo zero e il cielo coperto di nubi. (...) Se fosse stato a casa sua a Chicago, le strade sarebbero state coperte di neve e il sale avrebbe scricchiolato sotto i piedi. (...) Tokyo però non era casa. (...) Ogni cosa era orientata verso le coppie. Ma da quando il Natale riguardava esclusivamente le coppie? Finni
Finni è a Tokyo per studiare, tuttavia essere lontano da casa e dai propri cari è molto difficile soprattutto nel periodo natalizio. Inoltre il Natale in Giappone non sembra nemmeno Natale e se a questo aggiungiamo il costante isolamento in cui si trova perché considerato straniero e quindi da evitare, abbiamo un quadro completo di quanto possa essere infelice il nostro protagonista. 
Le uniche persone che lo accettano senza alcun problema sono Mamoru/Hashi, il suo coinquilino, e la loro anziana vicina di casa.
Mamoru è un ragazzo molto riservato, però nel momento in cui vede Finni crollare, decide di aiutarlo e sostenerlo.
Hashi gli rimase davanti, l'espressione determinata. «Sarò io la tua famiglia.» Finni lo guardò. Era senza parole. «Sarò la tua famiglia,» ripeté l'altro. «Farò in modo che tu abbia un Natale perfetto.» (...) «Sarei onorato se tu mi permettessi di essere la tua famiglia questo Natale.» (...) Voleva prendersi cura di un'altra persona. Finni conosceva bene quella sensazione. E come poteva rispondere a un'espressione tanto sincera se non con un sì? «Mi piacerebbe molto.»Finni
Inizia così la missione di Mamoru per regalare un Natale con i fiocchi al suo coinquilino
Tutto ciò li porta ad essere più vicini di quanto non siano mai stati e quando si nascondono dei segreti, non è semplice mantenerli tali.
Questo è uno di quei libri che, a mio parere, partono bene e poi perdono terreno strada facendo. Le prime pagine mi hanno intrigato, la storia di Finni mi ha commosso e ho sofferto con lui per l'isolamento che è costretto a sopportare in Giappone. Certo, mi sembra una cosa un pò estremizzata però essendo ignorante in materia, mi sono fidata. 
Proseguendo nella lettura si conosce veramente Mamoru ed è un personaggio che nasconde qualcosa di molto importante e intrigante. Se però il segreto di Mamoru è particolare e interessante, quello di Finni mi ha completamente sconvolta, purtroppo in senso negativo, e mi ha fatto crollare del tutto il libro. 
Secondo me l'autore ha mischiato troppe "cose", troppi "miti" se così si possono definire, fino a risultare poco credibile. Capisco la fantasia, però deve avere una sua logica e io in questo caso non l'ho trovata. Se quello del mix di miti può essere un pensiero soggettivo, la confusione che ho provato leggendo la storia non può essere considerata tale.
Spesso ho riletto più volte le frasi perché mi sono trovata confusa (odio ripetermi, ma è questa la parola fondamentale), soprattutto dalle parole giapponesi (doppi nomi dei personaggi e così via), credo fossero già così nel testo originale però questa scelta non mi ha entusiasmato. Per fortuna sono parole abbastanza semplici e si va per intuizione a forza di trovarle nel testo. 
La storia d'amore si sviluppa proprio alla fine, non è quindi la parte su cui si focalizza di più l'autore. 
Ammetto di aver apprezzato il finale, in particolare la scena del ponte, con la quale ha concluso al meglio la storia chiarendo alcuni dubbi che mi erano rimasti.
Volendo evitare spoiler, non mi sono potuta sbilanciare più di tanto. Se avessi potuto parlare liberamente scendendo nei dettagli, avrei espresso ancor meglio il mio pensiero.
Non amo scrivere recensioni negative, odio dover dare un voto così basso, ma non lo faccio a cuor leggero. Ci ho pensato molto, però devo essere onesta e valutare il libro nel suo insieme, quindi a malincuore devo dire che mi aspettavo di più e sono rimasta delusa. Peccato perché il potenziale c'era!


Delusa

Tiepido

5 commenti:

  1. nonostante la tua delusione su questo libro, mi ispira comunque moltissimo, sia il titolo che la copertina poi mi invogliano a leggerlo *^*

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    1. Se dovessi decidere di leggerlo, mi piacerebbe molto sapere il tuo parere ;)

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  2. Lo letto!!!! E bellissimo! !! Dolce e anke fresco!!! Una storia nuova!!! Bello bello!!!!

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    1. Come avrai visto qui sopra, a me non è piaciuto! Sono felice però che tu la pensi diversamente e che ti abbia trasmesso cose belle :)

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    2. Va beh ognuno ha i suoi gusti dai ^^ anche a me non sono piaciuti libro che tu invece hai adorato XD

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